Il Consiglio Direttivo organizza l’attività dei soci minorenni (da 8 a 17 anni) allargando il loro rapporto con la montagna alle diverse branche che questa offre: escursione, arrampicata, grotta, seguendo le direttive che la Commissione Centrale emana.
Il Progetto Educativo del CAI
L’Alpinismo Giovanile ha lo scopo di aiutare il giovane nella propria crescita umana, proponendogli l’ambiente montano per vivere con gioia esperienze di formazione.
Il giovane – è il protagonista delle attività di Alpinismo Giovanile e pertanto non si può prescindere da una dimensione educativa.
L’accompagnatore – è lo strumento tramite il quale si realizza il progetto educativo dell’Alpinismo Giovanile.
Il gruppo – come nucleo sociale, è il campo d’azione per l’attività educativa; le dinamiche che vi interagiscono devono orientare le aspirazioni del giovane verso una vita autentica attraverso un genuino contatto con la natura.
L’attività – con cui si realizzano questi intendimenti è essenzialmente, il giovanismo di montagna finalizzato verso obiettivi didattici programmati inteso come recupero della dimensione del camminare nel rispetto dell’ambiente geografico (naturale e umano).
Il metodo – di intervento si basa sul coinvolgimento del giovane in attività divertenti stabilendo con lui un rapporto costruttivo secondo le regole dell’imparare facendo.
L’uniformità – operativa delle sezioni nell’ambito dell’Alpinismo Giovanile è presupposto indispensabile perché si possa realizzare il progetto educativo del Club Alpino Italiano.