I sentieri ed in particolare i sentieri montani, nei secoli passati hanno svolto un ruolo fondamentale nella comunicazione su terreni non sempre favorevoli e se mantenuti percorribili, costituiscono non solo un inestimabile patrimonio culturale per la conoscenza del territorio, ma anche – e questo è un beneficio che spesso viene sottovalutato – uno strumento di tutela attivo e di presidio del territorio stesso. Dove passa un sentiero e quel sentiero viene frequentato, il territorio è oggetto di un monitoraggio continuo; inoltre, se chi passa “segue il sentiero” rispetta di conseguenza quanto sta fuori dal sentiero e l’equilibrio di quell’ambiente è maggiormente garantito. Lo studio e la cura di una rete sentieristica richiede una programmazione che prevede:
• il recupero della viabilità pedonale storica;
• la realizzazione della frequentazione in sicurezza degli ambiti montani e naturalistici
• studio e diffusione di forme di turismo sostenibile, a basso o bassissimo impatto ambientale, per favorire le economie delle aree montane;
• il rispetto di aree con particolare fragilità naturalistica, paesaggistica e storica, attraverso l’attenta selezione dei sentieri;
• la conoscenza e la conseguente valorizzazione degli immensi bacini culturali cosiddetti minori, presenti nelle montagne italiane;
• la realizzazione di una documentazione cartografica adeguatamente particolareggiata.
• la manutenzione dei sentieri.
Queste considerazioni sono alla base della volontà emersa nei soci della Sezione di Jesi del CAI di costituire il Gruppo Sezionale Sentieri e cartografia.